A occhio, il mio 2021 è stato un po’ più frizzante del 2020 in termini di cose esperite — l’espressione è brutta quanto consumate, non me me viene in mente comunque una migliore.

Valgono le considerazioni del 2020: pubblico per vanità, perché fare classifiche e statistiche mi aiuta, perché mi piace sbilanciarmi.

Statistiche sui libri

Ho letto per il 70,5% fiction (romanzi, racconti e fumetti), per il 29,5% non fiction.

Erano per il 73,5% libri di carta, per il 26,5% audiolibri; nessun ebook.

Erano tutte prime letture, tranne una (Fondazione, di Asimov, che ho letto per la quarta volta in vista dell’uscita dell’omonima serie Apple. Che poi non ho guardato).

L’autore più gettonato è stato Georges Simenon: sono un ascoltatore seriale dei suoi Maigret letti da Giuseppe Battiston.

Premi generici

Miglior film (prima visione)

Luca, E.Casarosa (2021).

Miglior serie TV

Only Murders in the Building, Disney+ (prima stagione, 2021).

Miglior documentario

Wild Wild Country, Netflix (2018).

Miglior saggio (prima lettura)

Art matters. Because your imagination can change the world, N.Gaiman (2018).

Miglior romanzo (prima lettura)

The Goldfinch, D.Tartt (2013).

Miglior fumetto / graphic novel (prima lettura)

Geist Maschine, LRNZ [Lorenzo Ceccotti] (2021). Dichiaro qui un forte bias: LRNZ ha realizzato l’intero fumetto live, su Twitch. Ho avuto modo di seguirlo a tratti, ma quanto basta per rimanere mesmerizzato dal suo metodo di lavoro e per rendere la lettura di Geist Maschine un’esperienza “ipertestuale” inedita e notevole.

Miglior post / articolo

La libertà è un’illusione, O.Burkeman, «The Guardian», uscito su «Internazionale» 1416, luglio 2021

Miglior disco (primo ascolto)

Quest’anno ho ascoltato pochissima musica nuova, praticamente niente. Però per quel che vale a dicembre ho affrontato per la prima volta Kid A dei Radiohead (2000), che mi ha fatto esplodere il cervello e ha scalzato Blue di Joni Mitchell (1971), che davo ormai per vincitore senza contendenti.

Miglior podcast

Wembley, Simone Conte, per «Il Post». Vince, credo, proprio perché mi interesso e capisco poco di calcio: ogni cosa per me era nuova e divertentissima. E Conte è davvero un piacere da ascoltare.

Miglior sentiero / camminata

Sentiero per il Forte Di Orino, sopra Varese, una cosa piccola per un ginocchio malconcio, inverno.

Premi oddly specific

Best cosa che ho imparato a cucinare

La focaccia (sono ancora scarso, ma soddisfatto).

Premio “Attività che non ti aspetti e ti riempie il pensiero durante la pandemia”

Fare un puzzle mostruosamente difficile, in bianco e nero, con sopra una cartina muta di Milano.

Premio “Oggetto casalingo che ti ha risolto un sacco di problemi”

L’iPad.

Premio “mai più senza”

Un’auto con il vivavoce. No, sul serio. La differenza nella qualità della vita non si gestisce proprio.

Premio “hipster wannabe”

Ho riesumato l’Olivetti Underwood che mi avevano regalato da bambino. L’ho restaurata un po’. Fa un rumore meraviglioso quando ci scrivo, funziona ancora benissimo.